L'osteoporosi è una malattia che determina una progressiva diminuzione della massa ossea ed un deterioramento della microarchitettura, alterazioni queste che generano una maggiore fragilità scheletrica con conseguente aumento del rischio di fratture. La patologia interessa oggi quattro milioni e mezzo di italiani e colpisce con maggiore frequenza le donne.
Sono infatti circa 3 milioni e mezzo i casi al femminile protocollati, in particolare, nel periodo successivo alla menopausa, che aumenta il rischio sino a 4 volte. Si registra che circa una donna su due di età superiore ai 55 anni, presenterà una frattura da fragilità negli anni successivi.
Dall'analisi dei dati della situazione europea effettuata dall'Istituto Superiore della Sanità emerge che il numero di fratture femorali da osteoporosi previste sarà in costante aumento. Si calcola che, nella sola popolazione femminile, nel 2050 si raggiungerà quota 800.000 fratture (nel 2000 erano 300.000). Per questo motivo l'Unione Europea ha sottolineato come la
lotta all'osteoporosi debba essere considerata uno dei maggiori obiettivi per la salute.
'L'osteoporosi è una patologia silenziosa che però determina in Italia oltre 80.000 fratture annue, cui spesso non viene attribuita la necessaria importanza in termini degli effetti peggiorativi sull'invecchiamento - ha dichiarato il Dottor Marco Valentini, specialista in reumatologia, diagnosi e cura dell'osteoporosi presso il Primus Medical Center di Forlì, da cui è partita
l'iniziativa - Fino a che non compare la frattura da fragilità, infatti, non si manifesta alcun sintomo. La prevenzione è quindi fondamentale per sconfiggere tale epidemia. Essa si svolge principalmente attraverso la diffusione delle conoscenze sia alla classe medica, che agli individui, dei ben noti fattori di rischio. Uno dei compiti di noi medici specialisti impegnati nella diagnosi e cura di questa malattia, è anche quello di invitare i malati a correggere i fattori di rischio modificabili e i sani a perseguire un corretto stile di vita, al fine di mantenere il proprio apparato scheletrico in buona salute'.
L'esame proposto da GVM Care & Research, non è invasivo ed è di rapida esecuzione (dura circa 10 minuti). Si tratta infatti di una ultrasonometria ossea quantitativa che si effettua a livello del calcagno ed è un esame complementare che aiuta a valutare il rischio di fratture.
La decisione del Gruppo di lanciare questa iniziativa rientra nelle spirito etico di GVM Care & Research che si pone al fianco della persona e ritiene fondamentale fornire il proprio contributo anche sul fronte della prevenzione.
Gli ospedali e i Day Surgery con poliambulatorio in cui è possibile effettuare lo screening:
- Torino
Clinica Santa Caterina da Siena
- Lecco
G.B. Mangioni Hospital
- Reggio Emilia
Salus Hospital
- Bari
Anthea Hospital
- Taranto
D'amore Hospital
- Lecce
Città di Lecce Hospital
- Palermo
Cosentino Hospital
- Forlì
Primus Medical Center (Day Surgery con poliambulatorio)
- Conversano
Poliambulatorio Medicol