Il panorama della pandemia da Coronavirus ci ha abituati a continui cambiamenti, anche a distanza di poche settimane: così, insieme alla variante Omicron, quella maggiormente diffusa attualmente in Italia, si fanno strada Omicron 2 e 3, che potrebbero essere tra le cause della risalita della curva dei contagi nelle prossime settimane.
Le varianti Omicron 2 e Omicron 3 si presentano molto più contagiose rispetto a Omicron. E con sintomi più evidenti, come nausea, diarrea, vomito, bruciori di stomaco, gonfiore e dolore addominale, sebbene attenuati nei vaccinati con 3 dosi.
Come tutte le altre varianti viste finora, anche queste ultime possono portare, in una percentuale rilevante delle persone che le hanno contratte, alla sindrome post-Covid, con sintomi che vanno dalla stanchezza ai dolori articolari.
Il percorso post-Covid, predisposto dall’Ospedale Santa Maria di Bari, è pensato per tutti i pazienti con i sintomi della sindrome post-Covid, in particolar modo per quelli long-Covid, cioè che li presentano a oltre 2 mesi dall’infezione iniziale.
Cos’è la sindrome post-Covid
Viene chiamata sindrome post-Covid, in base alla terminologia adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, una condizione comune nel 35% dei pazienti con Covid-19 dopo la negativizzazione e caratterizzata da:
- affaticamento;
- mancanza di fiato;
- dolori articolari;
- dolori al petto, tosse;
- mal di testa;
- scarsa concentrazione.
Questi sintomi, tipici dell’infezione da Sars-Cov-2, dovrebbero scomparire a distanza di alcune settimane dal primo tampone negativo. Se permangono a 3-4 settimane, è opportuno effettuare un check-up, per individuare eventuali complicanze e intervenire per un recupero soddisfacente. È bene sapere che la sindrome post-Covid può interessare anche chi si è contagiato in forma lieve.
L’ambulatorio post-Covid
Il percorso post-Covid nasce dall’esigenza di mettere a disposizione dei pazienti che presentano i sintomi della sindrome post-Covid una serie di prestazioni specialistiche per valutare lo stato di salute, la funzione respiratoria, la risposta dell’organismo.
Il paziente è sottoposto a una prima visita di valutazione, durante la quale viene determinato l’esito della malattia con l’aiuto di una serie di esami e approfondimenti diagnostici, in particolare:
- tampone molecolare;
- visita specialistica pneumologica;
- analisi ematologiche (Pcr, Ves, Emocromo, Funzionalità renale, D-dimero);
- saturimetria;
- RX del torace 2P;
- ECG.
Dopo lo screening di I° livello, in base alle complicanze eventualmente accertate, vengono effettuati ulteriori indagini di II° livello, definite dal quadro clinico, radiologico e funzionale.
Per approfondire: Percorso Post-Covid19