Possono essere
diverse le cause del bruxismo e non è facile individuarne una specifica. È possibile considerare
fattori fisici, come il disallineamento delle arcate dentarie, disturbi del sistema endocrino, un’attività muscolare legata a patologie neurodegenerative o alla presenza di parassiti, allergie, gengivite, malnutrizione. Ma bisogna focalizzarsi anche su
fattori psicologici, come ad esempio stress, problematiche emotive o psichiche, ansia. Non è infatti un caso che la percentuale di pazienti che ne soffrono aumenti considerevolmente nella fascia compresa
fra i 25 e i 45 anni d’età. Possono essere alla base di questa condizione anche vari
disturbi del sonno e
abitudini scorrette come il consumo eccessivo di alcolici e caffeina, il fumo e l’uso di droghe.
Una nota a parte merita
chi pratica sport a livello professionale o amatoriale: in questi soggetti il bruxismo si sviluppa spesso come conseguenza di contratture dei muscoli paravertebrali del tratto cervicale. Anche alcuni
farmaci neurolettici e antidepressivi, che stimolano una maggiore attività dei muscoli, possono provocare il bruxismo come effetto collaterale. Non è inoltre da escludere, anche se non è del tutto accertata, l’influenza di una
predisposizione genetica.
Scoprire le cause del bruxismo è particolarmente importante per una diagnosi tempestiva. Il bruxismo e le sue conseguenze devono quindi essere oggetto di notevole attenzione, ancora di più in presenza di
otturazioni, ponti, capsule e altri lavori simili, che potrebbero risultarne seriamente danneggiati.