Pulpite

Patologia in cui la “polpa” del dente – la parte più interna contiene terminazioni nervose, arteriole e cellule deputate alla produzione della dentina – viene  colpita da un’infiammazione.

L’origine (non si escludono esiti di traumi o il bruxismo) è quasi sempre associata alla presenza di carie trascurate che hanno intaccato profondamente lo smalto e la dentina fino ad arrivare all’interno del dente e scatenare il processo infiammatorio. Responsabili della carie sono i batteri che si nutrono degli zuccheri e producono sostanze acide dalla fermentazione dei carboidrati (queste sostanze acide perforano lo smalto, aggrediscono la dentina e si propagano alla polpa causando flogosi e dolore).

Dolore acuto - di difficile individuazione - pulsante o intermittente, che può acutizzarsi  col consumo di bevande calde o fredde (stimolazione termica) o alla masticazione che diventa via via sempre più difficile. La pulpite può essere di grado moderato e quindi reversibile, oppure irreversibile e sfociare in altre patologie come la parodontite, con la comparsa di ascessi, granulomi e cisti.

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